“Tue fizu ‘e chie ses?” Andrea Scanzi si finge anziano con infermiere e viene vaccinato
SARDEGNA. Non ci è dato sapere il luogo esatto, forse per evitare ulteriori scompigli (e fusiladas) da parte degli anziani colati scavalcati dal “giornalista”, forse per non metter nei guai medici e infermieri compiacenti, ma è vero che Andrea Scanzi si è recentemente vaccinato in Sardegna!
«Si sa che la gente dà buoni consigli / sentendosi come Gesù nel tempio /si sa che la gente dà buoni consigli / se non può più dare cattivo esempio» scriveva un po’ di anni fa il grande Fabrizio De Andre’, riferendosi probabilmente alla futura venuta al mondo del moralista Andrea Scanzi, tornato nell’occhio del ciclone per aver fatto la penosa figura de su oe chi narat corrudu a s’ainu (del bue che dice cornuto all’asino).
Non sapendo che altro dire su Salvini (del quale per altro non ha mai dimostrato di esser migliore), il giornalista furbetto si sarebbe recato in Sardegna per raccogliere un po’ di malcontento dovuto alla lentezza delle vaccinazioni, ma qui, dopo le prime bevute, sarebbe maturata s’idea mala! (l’idea malsana ndr).
L’uomo, imparate in poco tempo le frasi tipiche pronunciate dagli anziani, avrebbe capito di poterle facilmente utilizzare a suo favore per gabbare qualche povera infermiera e farsi così vaccinare. Pertanto, munitosi di ragas e berritta, si sarebbe recato subito in ospedale.
Superata la fila alla macchinetta del caffè, l’uomo avrebbe raggiunto il luogo di vaccinazione, scatarrando in terra e pronunciando diversi irrocchi (imprecazioni) contro l’ospedale per risultare più credibile. Trovatosi finalmente di fronte all’ingenuo infermiere Pedru Babbiòccu, avrebbe giocato il tutto per tutto. Il Babbiòccu avrebbe chiesto al giornalista chi fosse e perché si trovasse lì, domanda alla quale lo Scanzi avrebbe argutamente risposto “e tue fizu ‘e chie ses?”, beccandosi subito tre dosi di vaccino: una per lui, e altre due per i suoi animali domestici che, molto probabilmente, avranno la decenza di rinunciare alla loro dose per lasciarla agli anziani.