“Una scatarrata in balcone”. Refuso trasforma flashmob di chitarra in contagio di massa
TORINO. Può un refuso costare una denuncia? Sì, pare proprio di sì: è quanto accaduto ieri sera a Torino dove l’organizzatore di un flashmob da balcone, tanto in voga in questi giorni di isolamento, è stato denunciato a piede libero per contagio colposo.
Efis Trumbitta, musicista cagliaritano di 29 anni emigrato nella città della Mole, aveva infatti deciso di organizzare un flashmob di chitarra nella giornata di ieri alle ore 17 e si era prodigato per spargere la voce tramite un messaggio WhatsApp con cui invitava tutti i suonatori del nobile strumento ad unirsi alla sua azione. Il messaggio conteneva però un grave refuso, di cui l’autore di sarebbe accorto solo dopo l’invio a tutti i 493 contatti torinesi presenti nella sua rubrica: “A TUTTI I TORINESI!!! Domani 17 Marzo alle 17 tutti insieme per una scatarrata sul balcone a ritmo di Battisti e dei suoi Giardini di Marzo! Tonalità Sol minore”.
Quello che ovviamente il Trumbitta intendeva era organizzare una schitarrata che facesse ironia sul fatto che la gente chiusa in casa stia ormai perdendo la cognizione del tempo cantando appunto “che anno è? Che giorno è?”, ma l’originalità della nuova idea nata dal refuso avrebbe reso virale il messaggio e tanti non avrebbero capito l’intento originale.
Così, ieri sera, mentre in 3 o 4 si sono realmente affacciati a terrazzi, finestre e balconi imbracciando una chitarra, numerosissimi torinesi si sarebbero affacciati pronti a ripulire i bronchi con una bella scatarrata a ritmo di musica: alle 17 una pioggia di sputi ha oscurato il cielo del capoluogo piemontese, a tutto discapito di chi abita i piani più bassi dei palazzi. Una leggera brezza avrebbe poi reso imprevedibili le traiettorie di caduta degli sputi, finendo per causare una strage: numerosi sono infatti i cittadini asintomatici o ridotti alla quarantena domiciliare obbligata per via della positività al virus che hanno sparso il micidiale morbo per l’aria finendo con generare un boom di contagi.
È stato proprio per questo motivo che il giovane cagliaritano è stato prima identificato e rintracciato come ideatore del flashmob, indi denunciato per tentata strage, attentato alla salute pubblica e contagio colposo.