Scienza: scoperta una nuova scusa che attacca sia a muru che a janna
TANDALO’. “L’inarrestabile progresso scientifico targato Università degli Studi e degli Studiati di Tandalò pone oggi una nuova pietra miliare nello sfolgorante incedere dell’umanità nel proprio cammino”. Con queste altisonanti parole, il rettore dell’università di Tandalò ha annunciato stamane, allo spuntino del tusolzu de compare Barore Ferru, dinnanzi ad una platea di fini eruditi tundidores, la nuova scoperta.
L’annoso problema dell’inventare scuse credibili per giustificare rientri a casa in ritardo e ad alto tasso alcolico affligge infatti sos tundidores isolani ormai da millenni. Le mogli, le mamme e le fidanzate di questi ultimi erano infatti poco propense a credere che gli uomini rincasassero da tusolzi di 20 pecore, ben oltre la mezzanotte e a fiagu ‘e abbardente: le improbabili scuse accampate no attaccaian né a muru e né a janna e queste notti brave finivano spesso a passate di mattarello a costas per i pover’uomini provati dal duro lavoro.
Ebbene, i ricercatori universitari, grazie ad un misciappare di tecnologie (tra cui ciaffos geneticamente modificati) sono riusciti a creare artificialmente in laboratorio la prima scusa capace di attaccarsi sia su numerosi tipi di pareti (dal granito faccia a vista, all’intonaco, al perlinato e finanche alle pareti piastrellate) che su praticamente ogni tipo di porta (da quelle in legno fino ai portoncini in alluminio o addirittura blindati).
I test sono stati molto severi, con i volontari costretti a fragassarsi fattu a sos ispuntinos o a sos tzilleris con l’obiettivo di far infuriare il parentado che li attendeva a casa: dopo mesi di perfezionamenti (e poddas), si è giunti alla storica scoperta che rivoluzionerà il mondo de sos malos a recuire e, alla lunga, si stima, influirà perfino sull’evoluzione della specie, consentendo agli esemplari maschi un alleggerimento dell’ossatura de sas barras, dal momento che questa non dovrà più resistere a spadellate e colpi vari.
La scusa è stata brevettata qualche giorno fa e si attende la messa in commercio non appena l’AIFA darà il via libera; secondo le previsioni, si dovrebbe raggiungere l’immunità di gregge entro la fine dei tusolzi di quest’anno.