Sequestrate 15 tonnellate di caramelle dell’avanti Cristo pronte per spaccio ai Morti Morti
SASSARI. La maxi operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Sassari, in collaborazione con la soprintendenza ai beni archeologici, i NAS e gli artificieri, ha portato questa mattina all’arresto di una banda di 15 donne ultraottantenni e di un capannone in cui erano stipate, senza alcuna precauzione igienico-sanitaria, 243 credenze a vetri ricolme di 15 tonnellate di dolciumi scaduti.
La Guardia di Finanza, in vista delle prossime festività dei Santi e dei morti, aveva notato alcune operazioni sospette al porto di Porto Torres, con alcuni articolati che erano sbarcati trasportando “reperti archeologici segreti” secondo la bolla di accompagnamento. Una complessa operazione di pedinamento avrebbe condotto gli inquirenti al capannone di scarico, dove ci si sarebbe accorto che non si trattava di reperti archeologici, quanto invece di caramelle e dolciumi (almeno in parte).
La gang di nonnine aveva infatti deciso di approfittare dell’incremento della domanda da parte di anziane signore di caramelle da spacciare ai bambini nelle prossime ricorrenze dei morti. La merce sequestrata, se immessa sul mercato avrebbe fruttato circa 25,43€ presso un mercato di acquirenti over 80. Una volta regalate ai bambini, si stima che il giro d’affari per i dentisti avrebbe generato un indotto di oltre 700mila euro tra carie e denti frantumati.
I dolci, scaduti da almeno 20 anni, erano ormai pietrificati e alcuni di loro sono stati infatti sequestrati dalla soprintendenza ai beni archeologici in quanto classificati come reperti (è stata ritrovata una busta di papassini di epoca nuragica).
L’accusa per la banda è di ricettazione, vendita di materiale avariato e traffico internazionale di reperti archeologici. Nei prossimi giorni le accuse saranno formalizzate dal GIP e si andrà a processo per direttissima.