Solinas come Zelensky: richiesto invio armi per festeggiare S’Incontru di Oliena
CAGLIARI. Nonostante l’articolo 11 ripudi la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come strumento per risolvere le controversie internazionali, abbiamo visto che ai nostri politici li nde frigat pagu, come d’altronde si è potuto evincere già prima dello scoppio dell’ultima controversia internazionale. Tuttafiata il presidente della regione Christian Solinas, né maccu e né sabiu, avrebbe sfruttato proprio l’articolo 11 della nostra costituzione pro si fagher imbuttire de armas (per farsi donare armi ndr) in occasione de S’Incontru a Oliena!
L’articolo infatti parlerebbe di guerra per risolvere controversie internazionali, non facendo menzione alcuna di feste e tradizioni paesane! Tale cavillo avrebbe permesso al nostro presidente di chiedere a gran voce l’invio di armi in Sardegna per poter festeggiare al meglio S’Incontru, permettendo a tutti i cittadini il diritto a poter sparare con almeno due armi. Un tiro al cielo, come da tradizione, ed un secondo (sottobanco), alla serranda del vicino rompi scatole, purché no bi siet nemmos accheradu (purché non ci sia nessuno affacciato ndr).
Secondo quando dichiarato dal presidente della regione sarebbero già arrivate nel piccolo centro barbaricino unu muntone de pistolas e fusiles, per uno scenario che starebbe già facendo preoccupare i comuni limitrofi, in particolare quello di Nuoro. Quest’ultimo in particolare avrebbe dichiarato di non essere pronto a difendersi qualora il sindaco di Oliena decidesse di invaderli per conquistarli, un’invasione che potrebbe porre fine a diverse diatribe secolari tra i due paesi. I nuoresi invitano pertanto al raziocinio e alla prudenza i loro amati vicini.
La tensione sarebbe palpabile, seppur in maniera diversa, anche ad Oliena stessa, poiché alcuni abitanti avrebbero paura che qualche famoso faddidore del paese rischi, sbagliando mira, di stampare il nuovo murale che il comune avrebbe dedicato a Gianfranco Zola!