Cargeghe: barista mette i tavoli fuori dal bar ma finisce in territorio di Muros
CARGEGHE. Finalmente in Sardegna sono stati riaperti i bar per la gioia de sos muffosos di paese, quindi, per sineddoche, di tutti. In diversi tzilleri addirittura, alcuni clienti abituali, sarebbero stati trovati all’interno degli stessi intenti a finire le ultime scorte di alcol, mentre altri sarebbero stati sopresi ancora attaccati a giocare alle macchinette.
Una ripartenza che doveva portare il giubilo nel cuore di tutti i gestori e dei loro clienti, ma che in poco tempo ha creato più malumori, e fatto più danni, dell’editto delle chiudende. Tutto perché molti baristi, per recuperare soldi e tempo perduto, avrebbero iniziato a isterrer taulinos piazzare tavolini fuori dai propri locali, occupando ogni giorno sempre più metri quadri a discapito de sos ighinantes (degli affettuosi vicini ndr). Tanto che un poeta di Muros avrebbe scritto dei versi rimasti celebri “Cadreas postas a s’iscuru / Postas a s’afferra afferra / Si su chelu fid in terra / Aian cadreadu issu puru”.
È proprio qui nel sassarese, a Cargeghe, si sarebbe sfiorata la tragedia quando uno dei baristi avrebbe deciso di piazzare alcuni tavolini fuori dal locale per sfruttare la piazzetta adiacente, ignaro del fatto però che stesse finendo nel territorio della bidda vicina: Muros; il tutto ovviamente cozzando con gli interessi di un altro barista confinante.
Nemmeno il tempo di sistemare il primo tavolo che ai carabinieri sarebbe arrivata la chiamata anonima di un’anziana di Muros, Maria Maddalena Lorodderi; perché in paese, si sa, custu anonimu no esistit (non ci sono persone con tali nomi di battesimo ndr).
Arrivati sul posto i militari si sarebbero trovati davanti agli occhi ad una rissa incredibile, con urla e gemiti infernali che il Cerbero dantesco non avrebbe saputo fare di meglio: i due gestori erano venuti alle mani per ridisegnare i confini e decidere a chi sarebbe spettato l’utilizzo della piazzetta: un duello senza esclusione di colpi. Bottiglie di Ichnusa volando, tavolini, sedie (una sedia sarebbe stata ritrovata in territorio di Ossi), calci, sputi e, per concludere purtroppo, una pistolata all’addome che avrebbe fatto finire il barista di Muros all’ospedale.
Nonostante la denuncia scattata per tentato omicidio nei confronti del barista di Cargheghe, l’uomo sarebbe stato rilasciato immediatamente dai carabinieri perché il reato non sussiste. Il grilletto infatti sarebbe stato premuto in territorio di Cargheghe, mentre il colpo sarebbe arrivato in territorio di Muros, quindi in ciascuno dei comuni non sarebbe stato compiuto nessun reato.