Tramatza. Il primo bagno unisex è un disastro: pipì ovunque!
Tramatza. Il primo bagno unisex è un disastro: pipì ovunque!
TRAMATZA. A Tramatza si è scatenato un dibattito mostruoso sull’uso dei bagni pubblici che dura da un po’ e non sembra affatto esaurirsi. La questione è questa: la scelta del bagno deve essere guidata dalla propria natura biologica oppure della propria identità sessuale? Ancora più in sintesi: “si mi so piscende sutta” ha senso che io guardi in quale bagno stia entrando? O posso semplicemente scegliere in base a s’aprettu? (in base all’urgenza ndr)”. Decisione che spesso porta gli uomini a optare per la canonica pisciada in carrera!
Ecco dunque che a Tramatza appunto, per non restare indietro con le mode del momento, si sarebbe provveduto ad abbottonare la camicia partendo dal secondo bottone. Nello specifico, invece di risolvere i problemi relativi all’igiene dei bagni pubblici, si sarebbe preferito aprirne uno nuovo azzunghende abba pisciu a mare.
Una decisione che sta già facendo discutere tutte quelle persone che si credono attiviste solo perché ogni giorno postano su Facebook qualche lamentela relativa alle mode del momento, salvo poi discriminare il prossimo in altre forme, arrivando sostanzialmente a quello che Pier Paolo Pasolini definiva il fascismo degli antifascisti!
Lasciando da parte le citazioni dotte scomodiamo ora Tora Accabidapisciu, addetta alle pulizie del bagno di Tramatza che, dall’apertura del nuovo servizio igienico, si sarebbe trovata subito davanti ai propri occhi uno scenario apocalittico: pisciu in totue! (pipì ovunque! ndr).
Stufa di dover raccogliere ogni giorno tutto quello schifo da terra, la donna avrebbe iniziato a rincorrere gli avventori che lasciavano troppe tracce in terra del loro passaggio. Convinta fermamente di aver beccato l’autore di una pisciata carpiata all’indietro, l’Accabidapisciu avrebbe rincorso un’uomo (lasciamo l’apostrofo perché non sappiamo se questi si senta uomo o donna) chiedendogli se fosse stato lui a compiere quello scempio. Domanda alla quale l’uomo avrebbe risposto “eh no, io ho solo pisciato nel lavandino!”.
TRAMATZA. A Tramatza si è scatenato un dibattito mostruoso sull’uso dei bagni pubblici che dura da un po’ e non sembra affatto esaurirsi. La questione è questa: la scelta del bagno deve essere guidata dalla propria natura biologica oppure della propria identità sessuale? Ancora più in sintesi: “si mi so piscende sutta” ha senso che io guardi in quale bagno stia entrando? O posso semplicemente scegliere in base a s’aprettu? (in base all’urgenza ndr)”. Decisione che spesso porta gli uomini a optare per la canonica pisciada in carrera!
Ecco dunque che a Tramatza appunto, per non restare indietro con le mode del momento, si sarebbe provveduto ad abbottonare la camicia partendo dal secondo bottone. Nello specifico, invece di risolvere i problemi relativi all’igiene dei bagni pubblici, si sarebbe preferito aprirne uno nuovo azzunghende abba pisciu a mare.
Una decisione che sta già facendo discutere tutte quelle persone che si credono attiviste solo perché ogni giorno postano su Facebook qualche lamentela relativa alle mode del momento, salvo poi discriminare il prossimo in altre forme, arrivando sostanzialmente a quello che Pier Paolo Pasolini definiva il fascismo degli antifascisti!
Lasciando da parte le citazioni dotte scomodiamo ora Tora Accabidapisciu, addetta alle pulizie del bagno di Tramatza che, dall’apertura del nuovo servizio igienico, si sarebbe trovata subito davanti ai propri occhi uno scenario apocalittico: pisciu in totue! (pipì ovunque! ndr).
Stufa di dover raccogliere ogni giorno tutto quello schifo da terra, la donna avrebbe iniziato a rincorrere gli avventori che lasciavano troppe tracce in terra del loro passaggio. Convinta fermamente di aver beccato l’autore di una pisciata carpiata all’indietro, l’Accabidapisciu avrebbe rincorso un’uomo (lasciamo l’apostrofo perché non sappiamo se questi si senta uomo o donna) chiedendogli se fosse stato lui a compiere quello scempio. Domanda alla quale l’uomo avrebbe risposto “eh no, io ho solo pisciato nel lavandino!”.