Truffa cantine aperte Ozieri. Vino fatto con cipolle: fioccano denunce e cazzotti
OZIERI. Anche quest’anno l’appuntamento con la Notte Bianca de su Trinta de Sant’Andria (mancari fit su vintotto) di Ozieri ha portato nella cittadina ozierese numerosi visitatori assetati… ma alcuni inesperti avrebbero fatto rientro nel proprio paese con il perineo arrossato; secondo il dottor Iscalzonadi la causa dell’arrosamento sarebbe una sola: tzunami di feci dall’ano intervallate da rilascio di gas tossici al limite della guerra bio-chimica causati da vino mischiato a suzzu ‘e chibudda (sughetto di cipolla).
La manifestazione nel corso degli anni è andata in crescendo e sembrerebbe che la richiesta di vino di anno in anno sia salita esponenzialmente, mettendo in difficoltà i proprietari delle diverse cantine.
L’errore che avrebbe portato al disastro la manifestazione sarebbe stato il seguente: gli addetti ai lavori avrebbero voluto eludere quest’eventualità di carenza di vino mettendo quello buono da una parte e quello mischiata con la cipolla dall’altra; l’idea era quella di dare alle persone sobrie il vino buono, per poi scambiarlo a fine serata con quello mischiato (tanto dopo una certa ora non se ne sarebbe accorto nessuno).
La sfortuna di questa piccola arguzia tecnica sarebbe stata una sola: quella di invertire il vino di inizio serata con quello chibuddato (mischiato con la cipolla ndr) di fine serata.
Alcuni acuti Pattedesi avrebbero subito capito l’imbroglio ed avrebbero ingaggiato il duello con le varie cantine, facendo sentire le zocchide degli schiaffi fino al Cantaro. La rissa di dimensioni stratosferiche avrebbe coinvolto un po’ tutti… anche la gente a casa! Molti anziani sentendo le zocchide degli schiaffi a barras e a cavanos sarebbero addirittura scesi in piazza pensando che si festeggiasse il capodanno!
Tutto sembrerebbe comunque tornato alla normalità. L’unica nota positiva dopo la beffa saranno gli anziani che quest’anno non si lamenteranno per la mancanza dei botti di capodanno.