Solinas: “Si può giocare a ‘tzaca e poni’ a corpos de fuste per rispettare le distanze”
Dal nostro inviato Matzeu Pilloni
CAGLIARI. Dopo le polemiche di questi giorni riguardanti i confusi comunicati della giunta regionale, il Presidente Christian Solinas cerca di correggere il tiro con una nuova restrizione che però non andrà a minare le libertà personali dei sardi. Il Presidente, infatti, in un comunicato del tardo pomeriggio ha dichiarato che in tutta la Sardegna le persone potranno svagarsi col popolare e per nulla violento gioco conosciuto come ‘tzaca e poni‘ (accarezza delicatamente il dorso delle mani dell’avversario e dagli la possibilità di fare altrettanto in caso di sconfitta ndr) purché vengano rispettate le dovute distanze fra gli avventori.
“Si tratta di una trovata tanto semplice quanto geniale – dichiara Solinas ai nostri microfoni in un eccesso di modestia – I sardi potranno ora alleggerire la loro permanenza a casa cimentandosi in sfide di tzaca e poni mantenendo le distanze. Come? Basterà servirsi dell’ausilio de unu fuste longu longu, almeno un metro come da normativa. Basterà tendere lo strumento, aspettare il momento propizio e tzaccarlo (poggiarlo delicatamente ndr) sulle nocche di amici e parenti che intendano divertirsi con noi in questo tradizionale e simpatico gioco.”
Dopo le partite di murra a distanza di sicurezza si potrà quindi trovare svago anche con questa attività adatta a tutti. Sarà possibile sfidare i vicini dae sa ventana (in modalità telematica ndr) senza uscire di casa, purché muniti del giusto utensile. Nessun problema per chi ne è sprovvisto, dal momento che sono concessi anche cannas, marrones e zirognas (dissuasori per i ladri di galline ndr), purché rispettino la distanza esplicitata nel comunicato e dallo stesso Presidente.
“Finalmente ci si potrà distrarre in questa difficile situazione mentre inizio a schierare l’esercito per strada, – continua Solinas- aici no mi segais sa conca (mi lasciate fare in pace dal momento che decido io ndr). In molte città e paesi stanno già organizzando tornei condominiali e de bighinadu. Noi sardi siamo gente corriatza e sapremo affrontare anche questa situazione drammatica. Anche perché mi avete eletto, quindi mo vi arrangiate. Ora scusate ma devo lasciarvi, sto ricevendo una videochiamata da Sant’Efis per gli ultimi aggiornamenti”.